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Accattonaggio, nel 2016 le sanzioni della Polizia locale sono state 644

In linea con gli obiettivi dell’amministrazione comunale, la Polizia Locale di Brescia ha potenziato i controlli relativi all’accattonaggio sul territorio cittadino, fenomeno che purtroppo persiste nonostante gli innumerevoli interventi che, da anni, vengono effettuati sia in centro storico sia in periferia. Nel 2015 sono stati redatti 644 verbali mentre gli accertamenti complessivi effettuati dal Comando ammontano a 3.319. Dall’inizio del 2016 fino al 30 aprile il totale dell’azioni di contrasto, che prevedono anche servizi in borghese e auto di copertura, sono stati complessivamente 967, per un totale di 213 sanzioni. 

Il regolamento di polizia urbana indica che è vietato “effettuare qualsiasi forma di accattonaggio molesto o che causi intralcio o pericolo alla circolazione veicolare o pedonale; e in ogni caso è vietato l’accattonaggio nei pressi dei luoghi destinati alla memoria dei defunti, agli ospedali, nei pressi dei pubblici edifici e nel centro storico”. La sanzione applicabile in questi casi ammonta a 130 euro. 

La norma sull’accattonaggio è in vigore dal 2002 ma dal 2009, anno in cui alcuni articoli del regolamento sono stati modificati, il Comando di Polizia Locale ha iniziato ad applicare l’articolo 13 della legge 689/81 (legge della depenalizzazione) che prevede il sequestro e la confisca di oggetti mobili, quindi anche denaro, che costituiscano provento dell’attività illecita. Una disposizione simile, inserita nel codice della strada, è prevista anche per i parcheggiatori abusivi. Nel corso degli ultimi anni a Brescia sono state sequestrate somme di denaro, successivamente versate su un conto aperto presso la Banca d’Italia a disposizione dell’erario, previa autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate.

In passato è stato accertato, tramite indagini specifiche, che alcuni nomadi che si dedicano all’accattonaggio giungono a Brescia in treno dai paesi della provincia (Desenzano) e da altre città (Verona). Si è deciso quindi di effettuare interventi congiunti con altre forze dell’ordine che hanno consentito di recuperare nei campi nomadi diversi oggetti di valore, provento di furti in appartamenti. Parallelamente a questi controlli di carattere giudiziario, sono in corso attività investigative per accertare l’esistenza di un vero e proprio “racket” ai danni di persone costrette a chiedere l’elemosina e sottoposte a pressioni fisiche e psicologiche. Per quanto riguarda i parcheggiatori abusivi, sono numerose le persone che in passato hanno cercato di vendere merce contraffatta.

La possibilità di sequestrare il denaro è, a oggi, il solo deterrente utile che, in qualche modo, può far desistere dall’attività di accattonaggio poiché il pagamento delle sanzioni, assolutamente residuale se non addirittura nullo, corrisponde a una percentuale pari allo 0,04 % del totale delle multe (nel 2015), tenuto conto che la quasi totalità delle persone sanzionate non risiede in Italia.

In casi particolari il Comando può chiedere alla Prefettura un decreto di allontanamento dal territorio comunale previsto per i cittadini comunitari (decreto legislativo 30/2007) sulla base di elementi che vengono raccolti dalla Polizia Locale, ad esempio nel caso di permanenza prolungata di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia che non ha disponibilità di risorse sufficienti ed è destinato a diventare un onere a carico dello Stato. In un caso specifico avvenuto in passato, a un accattone sanzionato ben tredici volte è stato notificato il provvedimento di allontanamento con l’obbligo di presentarsi all’autorità consolare italiana in Romania. Anche per altre sette persone sono in corso procedimenti analoghi. 

La localizzazione degli interventi e delle sanzioni descrive una mappatura che assegna alla periferia una percentuale di presenze pari al 71% contro un 29% riguardante il centro storico. La maggior parte delle azioni di contrasto all’accattonaggio viene effettuata nelle intersezioni periferiche o semiperiferiche. In via Cadorna, via Diaz e viale Duca d’Aosta sono stati accertati 48 illeciti, in via del Risorgimento, via Montelungo e via Oberdan ne sono stati registrati 35, in via Orzinuovi e via Roma 25, in piazzale Arnaldo 41. Nel 2015 12 operatori hanno subito lesioni a seguito di colluttazioni con gli accattoni/parcheggiatori, con conseguenze gravi in termini di giorni prognosi. Gli operatori si ritrovano spesso a confronto con soggetti rissosi e violenti e, in molti casi, è stato necessario ricorrere a mezzi di coercizione per placare le loro intemperanze.

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Redazione BsNews.it

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