L’assemblea degli azionisti di A2A ha approvato il bilancio dell’esercizio 2015, chiuso con un utile netto di 73 milioni di euro, e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,041 euro per azione (la cedola sarà staccata il 20 giugno), che per la Loggia vogliono dire circa 32 milioni di euro. Inoltre, l’assemblea ha approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, fino a un ammontare massimo di 313.290.527 azioni.
Quanto invece all’ipotesi di una riduzione delle quote di Milano e Brescia in A2A (la Loggia sarebbe intenzionata a cedere il 5 per cento), il presidente Giovanni Valotti ha spiegato in assemblea che spetta ai Comuni azionisti, sottolineando comunque che una eventuale cessione oggi delle partecipazioni permetterebbe ai due azionisti pubblici, titolari complessivamente del 50% del capitale, di incassare quasi il doppio rispetto al valore di Borsa dei titoli prima che gli attuali vertici entrassero in carica. "In questa fase di passaggio – ha aggiunto Maurizio Baruffi, capo di gabinetto del primo cittadino di Milano – il sindaco Pisapia lascia al suo successore un rapporto positivo con l’azienda".
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