Poco più di un tempo per carburare la tenuta atletica, e prendere le misure agli avversari, e poi il match prende la direzione voluta: a Mompiano, nella ventiquattresima, e terz’ultima, giornata della regular season, l’An Brescia piega la Carpisa Yamamay Acquachiara per 12 a 5 (1-1, 3-1, 4-2, 4-1, i parziali). Da parte An, l’avvio di gara è segnato dall’affaticamento accumulato in una settimana di duri allenamenti programmati per arrivare nelle migliori condizioni tra venti giorni, quando sarà l’ora delle finali di Sori; le sedute di preparazione hanno anche previsto un intenso common training con la Pallanuoto Trieste. È così che, in apertura del secondo tempo, l’Acquachiara si trova in vantaggio per 2 a 1, grazie al gol in parità di Marziali; da quel momento, però, il sette bresciano – che, comunque, non ha mai mancato di concentrazione e di intraprendenza – si sblocca e, per gli ospiti, il pomeriggio comincia a farsi davvero difficile. Nel giro di nove minuti, i ragazzi di Sandro Bovo vanno a segno per cinque volte consecutive (nell’ordine, Molina, Nora, Rizzo, Ubovic e Napolitano, tutti a uomini pari), mentre la formazione partenopea rimane a secco fino a quasi la metà della terza frazione. Effettuato l’allungo decisivo, l’An continua a macinare gioco tenendo un ritmo alto, esprimendosi bene in copertura e colpendo ogni volta se ne presenti l’occasione: in altri nove minuti, arrivano altre sei reti una di fila all’altra (Ranđelovic tre volte, Molina due, più il sigillo di Bertoli) e, agli ospiti, rimane solo la consolazione del gol di chiusura di Scotti Galletta. Dunque, pur condizionata da una certa stanchezza, l’An, con personalità e determinazione, è riuscita ad avere la meglio su una compagine battagliera che ha provato a dire la sua.

«All’inizio è stata dura – spiega il difensore biancazzurro, Sava Ranđelovic, con 4 reti, miglior realizzatore di giornata -, arrivavamo da allenamenti pesanti, le braccia non giravano come al solito. Comunque, non siamo partiti in modo brillante ma non abbiamo mai perso la lucidità e la tranquillità necessarie a superare la stanchezza: la difesa è stata sempre buona, poi, quando abbiamo ingranato la marcia giusta, non ci son stati più problemi. I miei quattro gol, come sempre, sono stati il frutto del lavoro di tutta la squadra: oggi, sono toccati a me i panni del goleador, la prossima volta capiterà a qualcun altro dei miei compagni».

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Redazione BsNews.it
Tags: mompiano

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