Frode informatica. Era questa l’attività nella quale si era specializzata una banda nazionale dedita a "mettere le mani" nei conti correnti altrui, dai quali venivano sottratte ingenti somme di denaro. Il loro business criminale, tuttavia, è finito perché i militari del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia hanno operato arresti e perquisizioni con il supporto della Polizia Provinciale e della Polizia Postale di Roma.
La somma prosciugata a danno di correntisti di Poste Italiane, Bpl, Veneto Banca attraverso operazioni di phishing è 650mila euro. I soldi finivano su carte di credito prepagate intestate a prestanome.
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