M5S, mozione in Parlamento sull’inquinamento a Brescia: Caso nazionale

L’inquinamento in Brescia e provincia è sempre più un caso Nazionale. Il Movimento 5 stelle ha depositato una risoluzione alla Camera dei Deputati e una mozione al Senato della Repubblica al fine di risolvere le principali criticità ambientali bresciane.

«Quando eravamo fuori dal Parlamento, per anni abbiamo promosso iniziative in stretta collaborazione con altri cittadini, comitati e associazioni ambientaliste del bresciano, nell’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza in merito ai numerosi "Veleni" che ammorbano la nostra provincia, proponendo soluzioni concrete per salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente. Ora che siamo in Parlamento, possiamo tradurre quelle istanze in atti parlamentari, che speriamo possano diventare fatti concreti».

Tra le principali richieste c’è quella di introdurre nella normativa nazionale -come già fatto a livello regionale in Lombardia- l’indice di pressione ambientale, al fine di limitare gli impatti ambientali dei progetti e dei rischi cumulativi sulle risorse agricole, ambientali, sugli ecosistemi e sulla salute dei cittadini residenti.

«Abbiamo richiesto al Governo di adeguare la normativa nazionale che, secondo una recente sentenza del TAR relativa alla discarica Edilquattro a Montichiari, non permetterebbe alla Regione Lombardia di limitare ulteriormente la realizzazione delle discariche».

L’adeguamento della normativa da noi proposto si affiancherebbe al ricorso al Consiglio di Stato promosso nei giorni scorsi da diverse associazioni ambientaliste bresciane.

Altro tema attuale per il quale il M5S prevede impegni per il Governo è ovviamente il SIN Caffaro.

«E’ necessario stanziare il prima possibile i fondi necessari per la bonifica del SIN.  Urge più che mai accelerare e promuovere in tempi brevi la progettazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica, rivalutando anche l’incarico commissariale che fino ad ora è si è dimostrato inefficace».

Inoltre, il M5S ha rilevato come le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (Csc) da PCB fissate dal Decreto ambientale Dlgs 152/2006 siano da ritenersi  superate;  almeno da quando lo IARC ha dichiarato i PCB Cancerogeni per  l’uomo; chiediamo pertanto che vengano adeguate.

Infine non poteva mancare la richiesta -già prospettata dai parlamentari bresciani in diverse interrogazioni- di una moratoria per l’autorizzazione di nuove discariche e di impianti che prevedono emissioni in acqua o aria.

La stessa moratoria è richiesta a gran voce dalle numerose associazioni ambientaliste facenti parte del tavolo "Basta Veleni" che la scorsa domenica 10 aprile hanno promosso a Brescia una Marcia per il diritto alla salute.

«Chiediamo al Governo la tempestiva calendarizzazione degli atti d’indirizzo per il Governo da noi depositati e sollecitiamo tutti i parlamentari Bresciani, a prescindere dall’appartenenza politica, a sostenerli e sottoscriverli, per il bene della nostra provincia e per la salute dei cittadini».

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Redazione BsNews.it

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