E’ scontro aperto sula caso Caffaro, anche in Parlamento. L’eco della piaga che assilla Brescia è arrivata anche a Roma e dopo le accuse del Movimento 5 Stelle arriva la dura replica della parlamentare bresciana Miriam Cominelli, finita nel mirino dei pentastellati. Riportiamo il suo punto di vista di seguito. 

“Bugie e calunnie in salsa Cinque Stelle. È il metodo dei colleghi pentastellati che sul caso della Caffaro hanno trovato un terreno fertile per gettare sistematicamente i semi del discredito e della falsità su chi lavora, peccato che la pochezza delle loro affermazioni si scontri con la forza della realtà. Cerchiamo perciò di rispondere punto per punto alle patetiche accuse che oggi muovono su un comunicato stampa inviato sul caso Caffaro e sul lavoro della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle ecomafie. Per prima cosa i colleghi del M5S si chiedono quale sia l’utilità della Commissione: forse lo saprebbero se comunicassero con i loro rappresentanti in tale organo, i quali hanno sempre votato all’unanimità le relazioni approvate. A seguire denunciano il fatto che io sia l’unica bresciana presente nella Commissione: lo sono perché il mio partito ha deciso che il mio profilo e le mie competenze erano adatte al lavoro di Commissione. Cosa che a quanto pare non ha fatto il loro gruppo parlamentare, non indicando nessuno di loro come componente. Scelta avveduta considerato che, come dimostra il loro comunicato, hanno anche delle difficoltà nella lettura e comprensione del testo non solo dei verbali di commissione, ma perfino dei titoli delle relazioni: la fantomatica "relazione parlamentare" citata nel loro comunicato in realtà non esiste, visto che le relazioni finora approvate e discusse in Aula hanno riguardato una il Quadrilatero della chimica del Nord comprendente Mantova, Ravenna, Ferrara e Venezia e l’altra il caso specifico di Porto Marghera, il cui testo è pubblico e disponibile sul sito della Camera dei deputati”.

“La Commissione”, prosegue Cominelli, “sta elaborando una specifica relazione sulle aree ex-Caffaro in tutta Italia, che includerà i risultati degli approfondimenti sul Sito d’interesse nazionale di Brescia. Inoltre è notizia di questi giorni che il ministero dell’Ambiente a breve convocherà l’amministrazione bresciana per un incontro decisivo a Roma riguardo il caso Caffaro. Il Ministero è a conoscenza del fatto che la priorità per Brescia riguarda innanzitutto l’ottenimento di fondi per attuare nuovi interventi di bonifica, e il mio auspicio è che vi siano dei passi avanti in tal senso, in modo da concretizzare interventi importanti come ad esempio la restituzione al mondo dello sport del campo Calvesi. Da parte mia, dopo la battaglia fatta per l’ottenimento della figura commissariale e la visita a Brescia con la Bicamerale Ecomafie lo scorso anno, continuerò con attenzione e impegno sul caso Caffaro, una delle priorità da sempre all’interno della mia azione parlamentare”.

 

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Redazione BsNews.it

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