“Siamo abituati a fare donazioni per progetti nel Sud del Mondo, ma visto che il Sud del mondo è tra noi abbiamo deciso d’accordo con la Caritas di accogliere cittadini stranieri all’interno di famiglie bresciane. Spesso è facile aiutare i poveri che vivono lontano da noi, ma in questo caso vogliamo supportare le famiglie che decidono di accogliere a casa persone che hanno bisogno d’aiuto”.
È quanto ha rivelato al Giornale di Brescia don Carlo Tartari, direttore dell’ufficio missionario della Diocesi, che in occasione della Quaresima missionaria 2016 ha inserito il progetto “Pro-tetto. Rifugiato a casa mia” tra i 6 piani d’azione in programma, seguendo quelle che sono state le indicazioni di Papa Francesco sull’argomento.
Il progetto verrà avviato ad aprile, con le famiglie disponibili all’accoglienza che stanno seguendo un iter formativo. “Esse – spiega don Tartari – non riceveranno aiuti dallo Stato, ma la Caritas le sosterrà.
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