Ha fatto tutto da solo. Clamorosa e immediata svolta nelle indagini riguardanti il ferimento di A.P., il rezzatese che due giorni fa è stato vittima di un’esplosione dopo l’apertura del tappo di un pennarello che aveva trovato nella sua cassetta della posta, allegato a un plico pubblicitario destinato, a suo dire, al suo ex coinquilino. L’anziano si era poi recato in biblioteca, dove si è verificato lo scoppio.
La ricostruzione dell’anziano, tuttavia, non ha convinto i carabinieri di Brescia, che nella mattinata di ieri gli hanno contestato i reati di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di esplosivo e di oggetti atti ad offendere per incutere timore pubblico.
L’uomo, dunque, avrebbe fatto tutto da solo, azionando nel modo e nel momento sbagliato quella bomba rudimentale, ma dal suo letto all’Ospedale Civile – ha perso due dita ed ha molte ferite al volto – continua a proclamare la sua innocenza ritenendosi vittima di un atto intimidatorio che probabilmente non era nemmeno stato messo in atto nei suoi confronti.
Nel frattempo, tuttavia, non c’è nessuna traccia del depliant pubblicitario che avrebbe trovato nella posta e gettato via poco dopo.
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