Gli antagonisti entrano nella villetta degli orrori per dare casa ad una famiglia straniera
Nella villetta degli orrori di via Ugolini, dove nel 2005 Guglielmo Gatti uccise e fece a pezzi gli zii, Aldo Donegani e la moglie, torna a vivere una famiglia composta da padre, madre e tre figli che diversamente da lunedì sarebbe in mezzo ad una strada.
La casa è disabitata dall’agosto del 2005 ed è stata incamerata dal Demanio dopo la condanna all’ergastolo di Gatti. L’associazione Diritti per tutti, il Magazzino 47 e il Collettivo gardesano autonomo però hanno trovato nuovi inquilini: Opoku, sua moglie e i loro tre figli, già nella graduatoria Aler per l’assegnazione di un’abitazione ma di fatto fuori casa (dopo una settimana di albergo ospiti della Loggia) a causa della mancanza di alloggi disponibili.
“Ora quella villetta che fu teatro di morte tornerà ad essere luogo di vita di una famiglia, con la semplice felicità dei bambini, con la speranza e l’aspirazione ad un miglioramento della propria condizione – spiegano gli antagonisti -.Questa situazione ripropone urgentemente la necessità di alloggi a canone sociale per le vittime della crisi e di centri per l’emergenza abitativa, oltre che l’insufficienza delle politiche di contenimento degli sfratti messe in atto dall’amministrazione comunale. Per questo chiediamo la moratoria dell’esecuzione degli sfratti in assenza di passaggio da casa a casa e la messa a disposizione temporanea degli appartamenti della Torre Tintoretto per le famiglie in attesa di assegnazione Aler”