Arrestato il 20 marzo scorso con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna 14enne, ieri l’insegnante 42enne di pianoforte è stato condannato a 4 anni di reclusione, pena poi tramutata negli arresti domiciliari.
La vicenda ha avuto inizio quando i genitori della ragazzina hanno trovato messaggi piccanti sul cellulare della figlia, da lì le indagini dei Carabinieri che hanno piazzato una telecamera nascosta nello studio dove l’insegnante teneva lezioni private di pianoforte.
Nel marzo scorso i militari sono entrati in azione cogliendo il professore mentre aveva rapporti sessuali con la 14enne, consenziente. La vicenda è successa a Mantova ma l’uomo si è trasferito subito dopo a Brescia con la moglie, provando a giustificarsi dicendo che credeva avesse 16 anni.
Non era la prima volta che all’uomo era attribuito un episodio di violenza. Nel 2011 infatti i genitori di un’alunna tredicenne l’avevano denunciato per molestie contro la figlia, che però aveva rifiutato le sue avances. La famiglia della tredicenne si è costituita parte civile al processo contro il professore ed è stata risarcita con 8mila euro. Il pm aveva chiesto 3 anni e 10 mesi di condanna, ma il giudice del Tribunale di Mantova ha aumentato la pena a 4 anni a causa dell’aggravante della minore affidata a lui per ragioni di istruzione.
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