La madre la vedeva sempre uscire presto e rincasare la notte, accompagnata da qualche sconosciuto. E così si è insospettita e contattando le forze dell’ordine l’indagine è partita. Quello che è stato scoperto a Brescia è un giro di prostituzione di minorile: baby squillo che per avere qualche soldo in più in tasca cercavano clienti via social per poi incontrarli nei parcheggi o vicino ai centri commerciali. Per 30-40 euro, secondo la ricostruzione della Provinciale, si vendevano anche con i coetanei a scuola, tanto che i bagni dell’istituto frequentato dalle giovani erano tenuti sotto controllo dai bidelli.
La polizia provinciale, coordinata dal commissario Fabio Peluso, ha sentito la ragazzina 15enne che ha ammesso e raccontato i fatti, al contrario delle amiche che hanno negato. Gli agenti sono comunque risaliti a un 45enne di Brescia, ora indagato per violenza su minore e immissione di farmaci in commercio senza la prescritta autorizzazione. A casa dell’uomo sono stati trovati farmaci, stimolanti sessuali e preservativi-, che si pensa rivendesse fuori dalle discoteche.
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