Brescia, Chiari, Palazzolo e Rovato uniti per fare “Impresa in franchising”
Brescia, Chiari, Palazzolo sull’Oglio e Rovato. Sono questi i quattro comuni capofila dei Distretti urbani del Commercio che hanno aderito all’iniziativa “Fare impresa in franchising in Lombardia”, il progetto pilota di Regione Lombardia nato per sostenere l’occupazione e la rigenerazione dell’offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività di franchising.
Dopo un primo momento contraddistinto dalla raccolta delle manifestazioni di interesse dei franchisor orientati ad insediarsi nelle aree a rischio di desertificazione commerciale e l’indicazione dei locali sfitti da parte dei comuni interessati, il progetto è entrato ieri nel vivo a Milano, dove, nello spazio Belvedere al 31° piano di palazzo Pirelli, si sono svolti gli incontri tra i 25 enti locali e i 104 Franchisor che hanno aderito all’iniziativa. L’evento ha permesso ai rappresentati dei comuni e delle aziende di entrare in contatto per condividere le rispettive esigenze e le agevolazioni da mettere in campo in favore dei potenziali affiliati. Si apre ora una nuova fase del progetto, che porterà nei prossimi giorni alla pubblicazione di un bando regionale – finanziato con 500mila euro – per l’erogazione di contributi ai franchisee interessati ad aprire un’attività nelle location commerciali scelte.
“Fare impresa in franchising in Lombardia” è un’idea promossa dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, che in una nota ha sottolineato come “questa iniziativa, realizzata con il supporto tecnico del Salone Italiano del Franchising di Milano e del Sistema Camerale, sia uno strumento flessibile e articolato a sostegno del commercio e per la rivitalizzazione dei centri storici”.
“Da un lato – ha spiegato l’assessore – vi è la necessità di sostenere lo sviluppo dell’occupazione, dall’altra quella di mettere in campo forme di contrasto alla desertificazione commerciale che subiscono i nostri centri urbani. Con questo provvedimento cerchiamo di raggiungere entrambi questi risultati, introducendo una forma di rilancio territoriale del tutto inedita, in collaborazione con i Comuni e le società di franchising”.
“Abbiamo pertanto deciso di sfruttare le grandi potenzialità di questo settore, che permette di valorizzare l’imprenditoria locale, limitando i rischi di start-up. Il franchising è inoltre una forma di attività economica che si presta alla eventuale riconversione di negozi al dettaglio tradizionali e – ha aggiunto Parolini – garantisce all’imprenditore una maggiore capacità competitiva, oltre a formazione e assistenza”.
“Le prime due fasi del progetto hanno registrato un successo inaspettato. Nei prossimi giorni – ha anticipato infine Parolini – partirà la ‘fase tre’, che coincide con la pubblicazione di un bando su cui stiamo lavorando e che porterà all’erogazione di un contributo a fondo perduto di 10mila euro a fronte di un investimento complessivo di almeno 20mila per la riconversione di un’attività esistente o l’apertura di una nuova attività di commercio, ristorazione o di servizi. A questo contributo regionale si aggiungeranno poi le agevolazioni rese disponibili dai comuni, dalle associazione coinvolte e dai franchisor che investiranno nel progetto rinunciando a parte dei loro profitti”.
“Questo progetto innovativo si inserisce in un ampio contesto di misure dedicate al commercio e si integra con le forme di commercio più tradizionale. Sono infatti numerose le iniziative e gli incentivi economici che abbiamo adottato in favore del settore per sostenere, ad esempio, la riqualificazione degli esercizi commerciali e gli interventi per migliorare la sicurezza dei negozi, che sono sempre più esposti alla microcriminalità, ma anche le misure per la lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale o la valorizzazione dei negozi storici, veri e propri punti di riferimento per le comunità e fattori di attrattività turistica”.
Il progetto è articolato in tre fasi: raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei franchisor che in fase di realizzazione della misura offriranno sconti e condizioni di favore nel contratto di affiliazione ai franchisee (già conclusa), raccolta delle manifestazioni di interesse e indicazione degli spazi commerciali sfitti da parte dei Comuni, che in fase di realizzazione della misura offriranno agevolazioni ai franchisee che aprono l’attività nelle location da loro individuate (già conclusa) e infine apertura bando regionale rivolto ai franchisee interessati che parteciperanno all’assegnazione del contributo attraverso il Sistema Camerale. Dopo la fase di negoziazione tra Franchisor, Franchisee e Comune interessato finalizzata alla formalizzazione del contratto di affiliazione, verrà programmata un’attività formativa in favore dei nuovi affiliati che porterà all’apertura dei punti vendita e all’erogazione del contributo.