Il timore che l’articolo 35 dello Sblocca Italia consenta di bruciare i rifiuti del sud Italia negli inceneritori del Nord, Brescia compresa, sembra non preoccupare particolarmente l’assessore all’Ambiente del comune di Brescia, Gianluigi Fondra che in un’intervista rilasciata al Corsera di Brescia a firma di Pietro Gorlani grida forte e chiaro la propria contrarietà. “Già nell’autunno del 2014 avevamo raggiunto in consiglio un’intesa, innanzi tutto con la Lega, approvando una mozione di contrarietà al decreto del Governo – ha ricordato – Oltre alla nostra volontà politica c’è un dettaglio tecnico fondamentale: l’impianto di Brescia lavora già ora al massimo della sua capacità termica e non può ricevere altri rifiuti”.
Fondra si è sentito di rassicurare anche tutti quei cittadini che, per diffidenza, credono che anche la raccolta differenziata finisca bruciata nel termoutilizzatore di via Codignole: “Abbiamo garanzia che carta, vetro e plastica vanno ai centri di smaltimento. Certo, la plastica ha oltre 100 polimeri e non tutti sono riciclabili. Se qualcuno ha prove di questo che ce le fornisca”. Un discorso logico sarebbe quello che, con la partenza della differenziata cittadina ad aprile diminuisca progressivamente la quantità di rifiuti inceneriti.
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