Saranno interrogati lunedì i due nipoti dell’imprenditore scomparso, Mario Bozzoli, e i due operai della fabbrica, tutti e quattro iscritti nel registro degli indagati. Dovranno rispondere di concorso in omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Per ora solo indizi a loro carico e nessuna prova di colpevolezza: si sa però che tutti loro, quella sera dell’8 ottobre, erano presenti nel momento in cui Mario Bozzoli è stato visto vivo per l’ultima volta. Con loro anche Giuseppe Ghirardini, che è stato però trovato cadavere in Val Camonica.
Intanto per la prima volta parla al Giornale di Brescia la moglie di Bozzoli: «La speranza che Mario fosse ancora vivo c’è sempre stata. Gli ultimi sviluppi hanno però gettato me e i miei figli nello sconforto» dice.
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