I buoni lavoro – voucher – con i quali vengono pagate prestazioni saltuarie e occasionali sono finiti sotto la lente di ingrandimento dell’Inps che, considerato il boom di questi ultimi anni, vuole vederci chiaro.
A Brescia l’acquisto dei voucher, che avviene in posta, nei tabaccai, nelle banche popolari abilitate o via internet, ha assunto dimensioni importanti negli ultimi due anni. Se nel 2013 ne sono stati venduti 951mila, nel 2014 sono arrivati a un milione e 700mila e quest’anno sono già stati staccati 2milioni e 300mila buoni lavoro.
Una crescita che sta insospettendo non poco l’Inps, in quanto emissario dei voucher. I buoni lavoro infatti dovrebbero essere lo strumento per il pagamento regolare di chi non ha un contratto di lavoro e non un escamotage per aggirare la legge. Il sospetto infatti è che attraverso il sistema dei voucher si copra il lavoro nero. Sospetto che si fa più concreto quando l’Inps afferma che “circa il 40% di chi è pagato con i buoni lavoro li ha come unica fonte di reddito”.
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