"La Legge regionale sui luoghi di culto è un ottimo testo e ci auguriamo che alla luce dei recenti fatti di cronaca il Governo italiano ritiri l’assurda impugnativa che ha presentato. Personalmente credo che si debba andare oltre, impedendo sul territorio lombardo la costruzione di nuove moschee. Ricordo infatti che l’Islam è l’unica religione che non ha siglato un’intesa con lo Stato italiano". Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione,Simona Bordonali.
CHI È L’INTERLOCUTORE? – "Ritengo che prima di edificare nuove moschee – ha continuato l’assessore – sia necessario che la comunità islamica indichi un interlocutore credibile con cui chiarire alcuni aspetti della cultura islamica che non si conciliano con la nostra. Chi vuole costruire luoghi di culto deve assicurare di riconoscere la parità di diritti tra uomo e donna, deve garantire che le donne non indossino burqa e niqab e non vengano sottoposte a mutilazioni genitali, deve rinnegare i matrimoni poligamici e deve accettare la presenza di simboli cattolici negli edifici pubblici".
RISPETTO NOSTRE REGOLE È VERA INTEGRAZIONE – "Riteniamo inoltre – ha concluso Bordonali – che sia sinonimo di sicurezza garantire che i sermoni vengano pronunciati in lingua italiana. La vera integrazione passa dal rispetto delle nostre regole e fino a quando non verrà sottoscritto questo accordo non possiamo permettere che vengano diffusi valori incompatibili con la nostra civiltà".
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