Non se l’è sentita don Camisani, parroco di Cigole, di dare seguito all’invito lanciato qualche giorno prima da lui stesso di sostituire le offerte dei fedeli in Gratta&Vinci per provare a trovare i fondi per sistemare l’oratorio, il tetto della chiesa e la canonica.
Le polemiche suscitate nell’opinione pubblica, che si è divisa tra favorevoli e contrari, non sono state inascoltate, tant’è che sul portone della chiesa, proprio come era avvenuto per l’invito a donare il Gratta&Vinci, questo fine settimana è comparso un cartello: “La buona fede, evidentemente ingenua e poco soppesata degli organizzatori, non è comunque messa in discussione – ha scritto don Camisani nel messaggio, riportato da Bresciaoggi.- La parrocchia ringrazia tutti quanti, pro e contro, hanno aiutato a riflettere. Ogni discussione, benchè a volte espressa in modo forte, è motivo di crescita se il desiderio è il bene e non l’offesa. Con questo spirito continuiamo a camminare nel quotidiano”.
Non sono mai stati i fedeli ad aver criticato l’iniziativa della parrocchia, bensì una parte del mondo politico, in particolare l’assessore regionale Viviana Beccalossi che ha giudicato l’idea del parrocco di Cigole controproducente nella lotta della Regione alla ludopatia.
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