La Cassazione ha stabilito che la decisione del Tribunale del Riesame va rivista, quella decisione che annullò l’ordinanza di carcerazione di Elvis Elezi, l’albanese residente nel torinese, arrestato a marzo per «arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale». Nelle motivazioni la Cassazione scrive anche che la procura di Brescia fa scuola nella lotta all’Isis, aggiungendo che il giovane Elezi dovrà comparire nuovamente davanti al tribunale.
I fatti risalgono a marzo: Elvis Elezi era stato arrestato il 25 marzo dalla Digos come arruolatore. Stava infatti sottoponendo a prove Ben Ammar Mahmoud, minorenne di Como che aveva «aspirazioni jihadiste». Come ricorda il Corsera, inoltre, avrebbe anche garantito la partenza di Anas El Abboubi, il marocchino di Vobarno, arrestato per addestramento al terrorismo internazionale e partito per la Siria dopo essere stato scarcerato.
Un mese dopo l’arresto Elvis Elezi era stato scarcerato dal tribunale del Riesame che riteneva non ci fossero prove sul reclutamento e considerando l’azione di Elvis semplice «proselitismo».
La Cassazione però ha ribaltato le cose sostenendo che l’«arruolamento è equiparabile alla nozione di ingaggio, intesa come raggiungimento di un “serio accordo” tra soggetto che propone e il soggetto che aderisce». Il reato, quindi avviene quando scatta l’accordo.
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