“Montichiari starà a Brescia come Bresso sta a Milano”. Usa un parallelismo alquanto efficace il prefetto di Brescia, Valerio Valenti per spiegare al Giornale di Brescia cosa ne sarà dell’ex caserma Serini di Montichiari che il Viminale ha individuato per trasformarla in un centro di accoglienza dei profughi.
Come succede nel centro milanese di Bresso, oggi al collasso, anche l’hotspot di Montichiari servirà alla prima accoglienza dei migranti che “dopo le pratiche burocratiche saranno destinati al territorio secondo il modello della micro accoglienza che resta la via maestra”.
Per quanto riguarda i tempi non esistono certezze. Per ora l’unica cosa certa è “l’avvio del procedimento per il passaggio del bene dal Ministero della Difesa a quello dell’Interno. Spero che si possa perfezionare in tempi brevi”. Per poter essere agibile però la ex caserma Serini ha bisogno di un restyling.
C’è poi la questione dei cittadini, alcuni dei quali hanno già espresso forte contrarietà all’insediamento dei migranti in paese. “ Anche per noi non saranno rose e fiori perché dovremo impegnare un numero elevato di poliziotti – ha spiegato Valenti – ma dobbiamo tutti comprenderci perché la struttura è strategica”.
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