In seguito all’ennesimo episodio di tensione all’interno del carcere di Canton Mombello, poi sfociato in un tentativo di aggressione verbale e fisica da parte di alcuni detenuti ai danni di un’agente della Polizia Penitenziaria, la Cgil con una nota ha chiesto “ai vertici dell’Amministrazione centrale un “cambio di rotta” sollecitando, contestualmente, i politici bresciani a farsi portavoce del grave disagio e criticità che sta vivendo il carcere di Canton Mombello dovuto non solo alla vetustà della struttura ma anche e principalmente alla gestione complessiva”.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA:

Siamo a denunciare ancora una volta un nuovo e grave episodio accaduto nella Casa Circondariale di Brescia lunedì scorso, l’ennesimo dopo le maxi risse denunciate nei mesi precedenti.

Si tratta di un tentata aggressione verbale e fisica da parte di alcuni detenuti ad un agente della polizia penitenziaria che allocava un nuovo giunto (persona appena arrestata) all’interno di una cella di una sezione. Anche in questo caso ci sono stati momenti di forte concitazione e di alta tensione fra agenti e detenuti. La reiterazione di questi fatti pone l’ accento sulle modalità di gestione dell’Istituto Penitenziario che noi pensiamo siano da rivedere. Nel carcere si respira un clima "pesante", poiché gli agenti si trovano a gestire sezioni detentive con pochi elementi di certezza, con una esposizione continua al pericolo e all’incertezza per la propria incolumità.

E come se non bastasse, l’Autorità dirigente e il comandante gestiscono il personale di Polizia Penitenziaria ricorrendo continuamente allo strumento disciplinare, creando, di conseguenza, una fonte di forte stress in seno ai medesimi. Ci chiediamo se in questa situazione si possa parlare di benessere lavorativo del personale? E speriamo che le presunte esternazioni fatte dall’A.D in occasione degli Stati generali dell’esecuzione penale avuti luogo in Roma nella giornata del 09/09/2015 in presenza del Ministro della Giustizia e dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, ove avrebbe sostenuto di non avere tempo da dedicare ai detenuti per i troppi problemi della Polizia Penitenziaria e per il tempo “sprecato” per le relazioni sindacali, vengano immediatamente smentite.

In una “cornice” così critica, e ormai insostenibile, chiediamo ai vertici dell’Amministrazione centrale un “cambio di rotta” sollecitando, contestualmente, i politici bresciani a farsi portavoce del grave disagio e criticità che sta vivendo il carcere di canton mombello dovuto non solo alla vetustà della struttura ma anche e principalmente alla gestione complessiva.

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Redazione BsNews.it

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