Un Brescia bello solo per mezzora esce con le ossa rotte dal “Picchi” di Livorno, terreno di gioco espugnato solo due volte nella ultracentenaria storia delle Rondinelle. Sfida intensa e tutto sommato piacevole, dove la condizione fisica e la consapevolezza dei toscani hanno fatto alla lunga la differenza.
I primi minuti di gara sono appannaggio del Livorno, ma il Brescia, memore degli errori di La Spezia, gestisce bene alcune situazioni intricate, non disdegnando buone manovre in ripartenza. Proprio da una di queste Embalo viene liberato bene sulla corsia mancina, da dove l’esterno ex Palermo pennella un pallone che Gejio di testa infila all’angolino con Pinsoglio immobile.
Il gol galvanizza il Brescia che sulle ali dell’entusiasmo prova addirittura a raddoppiare, rimanendo comunque compatto in fase difensiva. Castellini trasmette sicurezza, Coly è attento in ogni copertura e diagonale come poche volte prima di stasera. L’unico a soffrire è il terzino destro Venuti e infatti poco dopo la mezzora il prodotto del settore giovanile della Fiorentina sbaglia il tempo dell’uscita su Fedato, il quale si incunea indisturbato verso l’area di rigore e dai venti metri lascia partire una sassata che si spegne all’incrocio dei pali. Un vero peccato, perchè il Brescia dava la sensazione di essere in totale di controllo.
Finisce di fatto qui la gara dei biancoblù, che non riescono più né a ripartire né a respingere gli assalti amaranto. L’ultimo sofferto quarto d’ora del primo tempo è il preludio a una ripresa da incubo, che si apre con un miracolo di Minelli, aiutato dal palo, su punizione di Pasquato. Il Livorno dimostra di essere più in palla e ha uomini, soprattutto nel reparto offensivo, in grado di fare la differenza in questa categoria.
Vantaggiato è una continua spina nel fianco della retroguardia bresciana, ci pensa però un giocatore delle Rondinelle ad agevolare il compito dei toscani: su un corner di Pasquato, Geijo è impreciso nel rinvio di testa, la sfera termina sulla testa di Calabresi che non ha problemi a siglare il vantaggio livornese. E’ già il secondo gol incassato su calcio piazzato, pochi minuti dopo arriva addirittura il terzo, proprio con Vantaggiato, abile a liberarsi in area di rigore e battere Minelli con un colpo di testa potente e preciso.
A un minuto dalla fine l’indemoniato Vantaggiato centra il palo, di fatto l’ultima emozione di un match che ribadisce i soliti concetti: c’è poco da biasimare a questa squadra dal punto di vista dell’impegno e dello spirito di sacrificio, alcuni limiti oggettivi in quasi tutti i reparti non sono però risolvibili solo con la tenacia e la determinazione. Se ci aggiungiamo la difficoltà del calendario, il solo punto conquistato in tre partite è una logica conseguenza. Portare pazienza è obbligatorio, la sfida di martedì sera al “Rigamonti” contro la Pro Vercelli ha però già il sapore della prima occasione da non fallire.
LIVORNO – BRESCIA 3-1
LIVORNO: Pinsoglio; Calabresi, Ceccherini, Lambrughi, Gasbarro; Luci, Schiavone (30′ st Cazzola); Fedato (39′ st Aramu), Pasquato (38′ st Palazzi), Vajushi; Vantaggiato. (Ricci, Maicon, Biagianti, Bunino, Corni, Sramu, Palazzi, Vergara). All: Panucci.
BRESCIA: Minelli; Venuti, Ant. Caracciolo, Castellini, Coly; Mazzitelli, Martinelli (32′ st Dall’Oglio); Kupisz (32′ st Rosso), Morosini (37′ st Milanesi), Embalo; Geijo. (Arcari, Lancini, Camilleri, And. Caracciolo, Marsura, Milanesi, Semprini).
ARBITRO Rapuano di Rimini
RETI pt 15′ Geijo, 32′ Fedato; st 23′ Calabresi, 28′ Vantaggiato
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