Il progetto “Affido per la dignità” annunciato qualche giorno fa dal segretario generale della Cgil di Brescia, Damiano Galletti, durante un incontro pubblico, potrebbe trasformarsi in realtà.
Lo stesso Galletti, insieme all’associazione Puerto Escondido e alla Cooperativa K-Pax, ieri hanno consegnato al prefetto la bozza del progetto che ora è al vaglio della Prefettura. La bozza del protocollo prevede la possibilità di costituire un albo delle famiglie che, sotto compenso ancora da stabilire o in forma gratuita, danno la disponibilità ad accogliere nella propria abitazione uno o due profughi.
Esistono già delle regole di massima. A supportare le famiglie ci sarà sempre il terzo settore che in coordinazione con la Prefettura assegnerà posti e modi per l’accoglienza. I profughi ospitati saranno coloro che già da diverse settimane sono presenti sul territorio italiano, sono già stati quindi identificati e hanno ricevuto i controlli sanitari del caso. La famiglia affidataria si occuperà del migrante con vitto e alloggio mentre tutti gli altri servizi, dal corso di lingua alle priatiche burocratiche, continueranno ad essere di competenza del terzo settore, in questo caso dello Sprar. Il tempo di permanenza potrà andare dai sei ai nove mesi.
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