di Elisabetta Bentivoglio – Se fino ad oggi sono state solo parole, ora Roberto Manenti e il Comune di Rovato sono pronti a passare all’azione contro la presunta invasione di profughi in arrivo nel paese franciacortino e su Facebook annuncia “barricate”.

Già sindaco del paese franciacortino con la Lega alla fine degli anni ’90 per due mandati (è stato rieletto con il 52% dei voti), nelle ultime elezioni Manenti ha sfiorato con la sua civica il ballottaggio, cosa che gli ha permesso di ottenere la poltrona (retribuita) di presidente del Consiglio comunale e la delega alla Sicurezza. Di fronte all’annunciata disponibilità di un cittadino rovatese di accogliere 20 migranti in una struttura di sua proprietà al centro del paese (pare in uno stabile di via XXV Aprile), l’uomo forte della giunta guidata da Belotti (qualcuno, dall’opposizione, lo indica come il "vero sindaco"), con un lungo post su Facebook, prima ha invitato i suoi “a tenersi pronti a lottare se non vogliamo che le istituzioni romane riempiano casa nostra di spazzatura” e poi, minaccioso, ha annunciato: “Prossimamente il nome del cittadino rovatese”., cosa che ha fatto qualche ora dopo. Resta da capire a chi o a cosa si riferisca Manenti quando usa il termine “spazzatura”. A quanto racconta Manenti, nel corso della riunione in Prefettura per fare il punto della situazione, il sindaco Belotti si sarebbe opposto fermamente all’accoglienza dei profughi a Rovato.

Nel post in questione, online da lunedì sera, il presidente Manenti si è lasciato andare anche a citazioni mitologiche: “ Come in certi film dove i draghi sputa fuoco distruggono il nemico, anche noi sapremo fare altrettanto”. E se non bastasse la (non tanto) celata minaccia all’azione, è lo stesso a scrivere: “Saremo pronti a tornare a ruggire e a dare battaglia per difendere la nostra gente – e ancora – se sono le barricate che vogliono, solo quelle avranno, il tempo delle inutili parole è terminato, non staremo certo con le mani in mano ad aspettare di essere invasi”.

Con un altro post, inoltre, Manenti ha annunciato la costituzione di una Organizzazione per la Difesa Territoriale, “non partitica” e che “ha come obiettivo la salvaguardia dei nostri territori, senza confini operativi , se non quelli dati dalle popolazioni che vi aderiranno”. Leggendo il nome sembra tornare alla mente il mai decollato “Presidio per la libertà e l’ordine pubblico” che Manenti sperava di costituire a Rovato dopo la fine del suo ultimo mandato amministrativo. Intanto, attraverso la nuova Organizzazione, Manenti ha annunciato l’intenzione di proporre “un referendum comunale per chiedere un parere alla popolazione” sull’accoglienza dei profughi. La chiamata alla mobilitazione è stata lanciata, ora non resta che attendere la risposta.

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Redazione BsNews.it

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