La comunicazione della Prefettura, arrivata con una circolare al comune di Pontevico che avvertiva della prossima collocazione di una decina di profughi nell’ex caserma della Polizia provinciale chiusa un paio di mesi fa in seguito alla spending review, non è andata già al primo cittadino del Comune della Bassa bresciana.
Sul Giornale di Brescia il sindaco si è sfogato: “E’ risaputo che accanto all’ex caserma della Polizia provinciale è sorta la cosiddetta moschea e aggiungere questa nuova struttura vorrebbe dire mettere a repentaglio l’ordine pubblico e creare nuovi problemi di sicurezza. Tutto questo senza dimenticare l’amarezza che sorge spontanea nel sentirsi comunicare una decisione presa senza nemmeno consultare l’Amministrazione comunale, che è stata informata solo a fatti compiuti, senza alcuna possibilità di far sentire la sua voce e, soprattutto, quella dei cittadini che rappresenta”.
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