Mentre prima dell’estate il bando era andato praticamente a vuoto, oggi le realtà, tra associazioni, albergatori e privati, che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare i profughi in arrivo a Brescia hanno permesso di individuare almeno 200 posti.
Non si tratta certo di disponibilità immediate in quanto la Prefettura, supportata dall’Asl, dovrà prima effettuare i controlli del caso per capire se si tratta di posti idonei ad ospitare i profughi.
Oggi però l’emergenza rifugiati ha toccato anche a Brescia un livello preoccupante, con nuovi arrivi quotidiani e l’impossibilità di sistemare queste persone in luoghi idonei ad accoglierle. L’asilo Pampuri, dove avviene il primo “smistamento” è al collasso e non ci sono più posti disponibili, mentre 270 profughi sono parcheggiati a Bresso (Milano) in attesa di essere trasferiti a Brescia. Insomma, l’emergenza è ancora tutta da risolvere, anche con l’opzione tendopoli, se servirà.
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