Nonostante i due assassini contnuino a ripetere la stessa versione dei fatti e lo stesso movente, le indagini sull’omicidio dei coniugi Seramondi, uccisi nella loro pizzeria alla Mandolossa l’11 agosto, non si fermano. Le piste che stanno seguendo gli inquirenti sono principalmente due, quella che porta nel cremonese e all’acquisto del fucile a canne mozze e del motorino, e l’altra sulle finanze della famiglia.
Riguardo alla prima inchiesta, che aveva condotto gli inquirenti nel cremonese, gli inquirenti sarebbero vicini all’uomo che ha fornito il fucile a canne mozze al pakistano Adnan, uccisore materiale della coppia.
Mentre sulla questione conti e soldi ritrovati (800mila in contanti) ci vorrà ancora tempo: la Guardia di Finanza parla di almeno due mesi di tempo per finire l’analisi su conti correnti, movimenti bancari e cessione societaria.
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