Continua il giallo del movente dell’assassinio dei coniugi Seramondi. Le indagini, infatti, non stanno portando a svolte significative sulla pista dell’usura, anzi. Dopo il ritrovamento di 850mila euro in contanti nelle cinque abitazioni nella disponibilità della coppia, l’analisi dei conti correnti e dello stato patrimoniale non ha fornito elementi per giustificare la tesi del prestito di denaro a strozzo. Il denaro, dunque, potrebbe essere frutto di entrate lecite, ed eventualmente (come ipotizza il quotidiano Bresciaoggi) non dichiarate.
Rimane anche il giallo sul rapporto tra il killer e la provincia di Cremona, dove è stato acquistato il fucile a canne mozze utilizzato per l’omicidio, ma anche lo scooter Kymko utilizzato per il blitz (330 euro). Nel frattempo il pakistano Muhammad Adnan (l’esecutore materiale) e l’indiano Sarbjit Sing (il complice assoldato per 5mila euro) rimangono in carcere, rischiano l’ergastolo.
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