Nel tardo pomeriggio di venerdì un poliziotto della Questura di Brescia, mentre si accingeva ad entrare in un locale della città in un giorno libero, ha notato un’auto con due persone, riconoscendo una donna straniera sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare, con permesso di assentarsi 2 ore al giorno, dallo scorso aprile. Il poliziotto ha atteso che i due prendessero posto ad un tavolino del locale per chiamare i rinforzi. All’arrivo gli agenti (in borghese) l’hanno chiamata per nome: la donna – capendo la situazione – ha prima tentato di allontanarsi dal locale fingendo una telefonata e quindi, alla vista della macchina della Polizia, ha cercato di fuggire. Resistendo (inutilmente) in ogni modo agli agenti che cercavano di bloccarla. Già nel maggio scorso la donna si era resa responsabile del reato di evasione, che le era costato la sospensione della misura alternativa. Una volta in Questura, dopo le operazioni di fotosegnalamento, la donna è stata portata all’istituto di pena Verziano.
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