La pantera non esiste, forse. E per questo le Torbiere, dopo 20 giorni, possono riaprire. E’ questo il risultato delle “indagini” delle forze dell’ordine dopo i diversi avvistamenti sul Sebino di un grosso animale nero. A stabilirlo è stato il tavolo prefettizio a cui hanno preso parte il presidente del Parco delle Torbiere, i comandanti della Forestale e dei Carabinieri di Chiari, i rappresentanti di Protezione civile, Vigili del fuoco, Asl e Guardie ecologiche e i delegati dei Comuni di Iseo, Provaglio e Corte Franca.
A seguito della battuta di caccia del 20, infatti, i presenti hanno convenuto “sul mancato riscontro di elementi oggettivi che comprovino, nell’ambito dell’area del monitoraggio, la presenza di animali riconducibili al felino”. Per confermando “l’esigenza di mantenere alta la soglia di vigilanza e osservazione sull’area da parte dei soggetti competenti e al contempo la permanenza in loco delle foto-trappole già installate”.
Nel frattempo, spuntano diverse ipotesi su che animale possa essere quello avvistato da diverse persone da luglio. E una – riferita dal Giornale di Brescia – porta a Tyzon, cane di grossa taglia che discende da un labrador retriever scappato di casa da un giardino che si affaccia sulla riserva nel settembre dello scorso anno (all’epoca aveva 7 mesi e pesava 30 chili). Ma al momento non ci sono prove.
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