No alle tendopoli, no all’uso delle palestre, ignorare gli attacchi politici e trovare soluzioni condivise coi Comuni. Questi i punti chiave della lunga intervista rilasciata dal Prefetto Valenti al Corriere della Sera, dove emerge che la via scelta dalla Prefettura di Brescia continua a essere la micro-accoglienza diffusa nei 206 comuni della provincia, alla ricerca, in emergenza, di capannoni o strutture pubbliche. Annuncia che si sta chiudendo un accordo con i Comuni dell’alta valle Camonica e che una decina di posti è stata data anche dal sindaco di Ospitaletto.
No all’uso di scuole e palestre, che dovrebbero essere restituite in un mese, e no alle risposte di attacchi politici. "Non bado molto alle dichiarazioni della politica. Il mio lavoro è rispondere ad una richiesta del governo. E rispondo. Indubbiamente la situazione di tensione è molto forte. Dedico alla questione profughi l’ 80 per cento del mio tempo lavorativo", dichiara al quotidiano. Altra questione aperta i rimpatri: mancano gli accordi bilaterali con i Paesi d’origine, eccetto Marocco o Tunisia, ma il Prefetto assicura che il governo è impegnato a stringerne di nuovi soprattutto coi Paesi africani.
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