I due presunti assassini di Frank e Vanna sono stati fermati ieri nel primo pomeriggio a Casazza, in Val Cavallina, in provincia di Bergamo. La squadra mobile li ha scoperti a poca distanza dalla casa di uno dei due e nelle vicinanze sono stati ritrovati anche il fuvile e lo scooter. I due hanno 30 anni e sono di origine pakistana e indiana. Uno dei due è il titolare di un’attività concorrente sita vicino a quella dei coniugi e, secondo le prime informazioni, l’esecuzione sarebbe stata una vera e propria vendetta personale.
Il pakistano era in affari con i coniugi: da Seramondi aveva acquistato il "Dolce e salato", di fronte al negozio di Frank, che però sarebbe stato un fallimento. L’assassino accusava Frank di averlo imbrogliato, mentre la vittima aveva preteso il denaro della vendita del posto, soldi che il killer non aveva. Ci sarebbero stati quindi problemi di concorrenza, ma anche di denaro quindi. Inoltre nel 2010 un’ordinanza del Comune di Brescia aveva stabilito che il «Dolce e Salato» avrebbe dovuto chiudere alle 22, per motivi di ordine pubblico, mentre Frank poteva rimanere aperto fino all’alba: un fatto che aveva ulteriormente peggiorato i rapporti tra i due.
Interrogati fino a notte inoltrato i due sono ora a Canton Mombello.
Gli inquirenti sarebbero risaliti ai presunti killer di grazie alla targa del motorino, immortalata da alcune telecamere di sicurezza installate in strada.
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