Hanno confessato, sia l’omicidio dei coniugi Seramondi, sia il ferimento del dipendente di Frank, Arben Corri, a luglio. A confermarlo il procuratore Buonanno nella conferenza di presentazione del caso tenutasi questa mattina. Alla base motivi economici e concorrenziali: quindi nessun collegamento con la criminalità organizzata. Ma il movente va approfondito e quindi le indagini non si fermano: gli inquirenti non sono convinti che l’omicido derivi solo dal fatto che "Frank vendeva di più", come avrebbe dichiarato il pakistano.
Gli investigatori sono risaliti ai due assassini tramite un’impronta e la targa dello scooter. L’impronta è di Sarbjit Singh, cittadino indiano di 33 anni, irreperibile da tre giorni, rintracciato a Casazza. Con lui Muhammad Adnan, 32enne cittadino pakistano titolare del Dolce e Salato (che aveva comprato da Frank), già stato denunciato per aver dato fuoco al suo stesso locale. A sparare sarebbe stato proprio lui e per questo dovrà rispondere di duplice omicidio volontario premeditato e tentato omicidio.
La polizia ha anche recuperato fucile e fodero, abbandonati in un fossato di via Roncadelle e l’Alfa usata per il tentato omicidio di Arben Corri, sempre in zona via Roncadelle.
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