Un’esecuzione di stampo mafioso, la mano della criminalità organizzata e il fantasma dell’usura che aleggia sull’inchiesta. I contorni dell’omicidio dei coniugi Francesco e Giovanna Seramondi, titolari della famosa pizzeria da Frank a Brescia, assume contorni sempre più preoccupanti. Che sia stato un omicidio premeditato lo mostrano i video delle stesse telecamere: due killer, sicari professionisti, a volto coperto da casco integrale che entrano e sparano a distanza ravvicinata. Per uccidere.
La Procura ha esteso le indagini oltre la città, mentre il quartiere della Mandolossa ha paura e Lega e Forza Nuova si scagliano contro la giunta.
E così forze dell’ordine, sindaco e Prefetto di Brescia hanno fatto il punto della situazione e hanno predisposto un piano straordinario di controlli: agenti e forze armate dovrebbero arrivare a Brescia a giorni. Intanto si continuano ad ascoltare i testimoni: dopo il figlio e il dipendente di Frank, oggi è la volta del fratello Claudio, effettivo titolare della pizzeria dove è avvenuto l’omicidio.
Sotto indagine anche i conti della pizzeria: come scrive il Corsera nell’ultimo bilancio dell’attività, datato 31 dicembre 2014, i debiti della pizzeria da Frank supererebbero i 150 mila euro di cui più di 99 mila verso i fornitori,90 mila i crediti, 7.600 euro la perdita dell’ultimo esercizio.
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