(a.tortelli) Caschetto e via al lavoro, “scortati” dalla Polizia Locale.E’ quanto accade ogni settimana nella civilissima Brescia, a San Polo. E non si tratta di una missione speciale per contrastare la delinquenza in uno dei quartieri più difficili della città. Bensì delle “normali” pulizie effettuate da Aprica (gruppo A2A) alla torre Cimabue.
Ogni giovedì, dalle 13, due netturbini entrano in azione allo stabile di via Cimabue per ripulire l’immondizia abbandonata attorno all’edificio. Una zona difficile, dove c’è perfino chi ha preso “in prestito” da qualche supermercato il carrello della spesa e lo lega alla ringhiera col lucchetto per paura che gli venga rubato.
Non a caso, dopo la chiusura della torre “gemella” Tintoretto, da tempo si discute dell’abbattimento di questo palazzone fatiscente che ospita circa 200 famiglie (divise quasi equamente tra italiani e stranieri), molte delle quali con disagi forti dal punto di vista sociale ed economico. Non a caso, ancora, nella torre trova spazio anche il servizio di assistenza sociale.
Ma la circostanza spiega, non giustifica il fatto che – puntualmente – a ridosso del palazzone vengano recuperati due bidoni colmi di spazzatura extra: cartacce, lattine, bottiglie, costumi da bagno da bambino, perfino biciclette e mobili di casa frantumati.
Non è questa, però, la stranezza. La vera peculiarità – a sentire tutti i testimoni e i soggetti coinvolti – è che gran parte dei rifiuti ritrovati a ridosso del palazzo sono stati lanciati dalle finestre. Di notte, da un anno o due a questa parte. Ma in precedenza addirittura di giorno, mentre gli operatori ecologici erano impegnati nella raccolta. In passato, infatti, è capitato addirittura che un netturbino fosse colpito da un sacco di rifiuti lanciato dall’alto. Ed è per questo che – alla torre Cimabue e solo lì – gli addetti di Aprica intervengono soltanto con il caschetto e con la scorta di due vigili del Comune di Brescia.
La situazione, come riferito, è migliorata sensibilmente negli ultimi tempi. Ma i costi extra a carico della collettività restano. Fino alla soluzione del problema.
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