Garda e Sebino: ora è allarme sul livello delle acque
Se fino a pochi giorni fa la situazione era "preoccupante", ora si è trasformata in "allarmante". Il livello delle acque nel Garda e nel Sebino diminuisce sempre più, e per i prossimi giorni non sono previsti significativi fenomeni piovosi, se a questo si aggiunge che presto potrebbero essere aumentati i deflussi per consentire agli agricoltori di irrigare, per e portare più acqua nel Po, si capisce che la situazione non potrà che peggiorare da qui alla fine dell’estate.
L’Autorità di bacino che regola le acque del maggior fiume italiano avrebbe intenzione di chiedere, già stamattina, di aumentare il deflusso dal Garda, che passerebbe dagli attuali 80 metri cubi al secondo agli 88, il massimo consentito. Autorizzare questo vorrebbe dire abbassare ulterirmente il livello di acqua, ora di soli 67 centimetri sopra lo zero idrometrico, in discesa costante di ben due centimetri al giorno. La soglia di allarme è fissata a 30 centimetri sopra lo zero, e si raggiungerebbe entro pochi giorni.
Non va meglio per il Sebino: a meno di (improbaili) piogge, già nei prossimi due-tre giorni si potrebbe raggiungere la soglia-limite per la navigazione nel basso lago, e andare sotto alla quantità minima di deflusso per consentire l’irrigazione. Per cercare di evitare il peggio il Consorzio dell’Oglio ha chiesto al Ministero dell’Ambiente una deroga per regolare in maniera diversa i deflussi, vista l’eccezionalità di questa estate senza pioggia. Se la deroga non dovesse arrivare si andrà incontro a una vera e propria duplice emergenza che metterebbe a rischio coltivazioni e navigazione.
(red.)