E’ dai primi anni del 2000 che stanno aspettando giustizia. Da quel maledetto giorno in cui il loro sangue è stato infettato da una trasfusione non controllata, che li ha contagiati con l’epatite C. Undici bresciani aspettano da allora un risarcimento da parte del Ministero della Salute stabilito dalle sentenze del Tribunale del lavoro di Brescia. Per questo domani si presenteranno al Tar di Brescia per chiedere, che il Ministero versi quanto stabilito, cioè risarcimenti tra i 15 mila e i 30 mila euro.
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