Hanno pagato di tasca propria il costo delle analisi, circa 1.100 euro, per scoprire che i rifiuti conferiti in quella che potrebbe diventare la discarica della Macogna sono contaminati da molibdeno, Tds e bario. I risultati delle analisi effettuate dal laboratorio dalla Indam di Castelmella su invito degli attivisti che si oppongono alla discarica situata tra Cazzago San Martino e Berlingo hanno destato parecchia preoccupazione. Gli attivisti non si sono limitati a denunciare il problema, hanno preso carta e penna e redatto un esposto, firmato da 80 cittadini, che è stato inviato ai carabinieri, alla Provincia, alla Regione, all’Asl, all’Arpa e ai comuni di Travagliato, Cazzago, Berlingo e Rovato. Secondo gli attivisti, e anche secondo il primo cittadino di Berlingo, Cristina Bellini, la prima a dover intervenire è la Provincia, che non può attendere il pronunciamento del Tar in merito al ricorso presentato dai comuni interessati. Da qui ad allora potrebbero continuare i depositi di rifiuti dei 20 camion giornalieri ammessi nell’ex cava, camion che negli ultimi giorni stanno conferendo, secondo quanto detto dagli attivisti, rifiuti provenienti dall’Alfa Acciai.
(red.)
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