Profughi liberi di uscire dall’Italia: Lonato vota per primo la proposta di Tosi
“Lonato sarà il primo Comune lombardo a votare la mozione lanciata in Veneto da Flavio Tosi per risolvere l’emergenza profughi”. Lo annuncia Silvia Razzi, rappresentante della civica Lonato Oggi all’interno del Consiglio del Comune gardesano, che in occasione della seduta di venerdì 31 luglio presenterà il documento con l’obiettivo di impegnare il sindaco e la giunta a trasmettere a Governo e Regione Lombardia una serie di richieste, in primis quella di concedere ai profughi un permesso umanitario per la libera circolazione in Europa, “così che tutti gli Stati membri (e non solo l’Italia) – si legge nella mozione – debbano farsi carico dell’emergenza”.
“Una soluzione fattiva – sottolinea Razzi – immediatamente attuabile e realistica, al contrario dei tanti vuoti proclami e delle inutili demagogie di cui le pagine dei giornali sono piene e che altro non fanno se non evidenziare la totale incapacità di gestione politica del fenomeno immigrazione, che ha purtroppo raggiunto dimensioni senza precedenti nel nostro Paese. Il permesso può essere concesso unilateralmente dal Governo italiano, senza necessità di assenso da parte dell’Unione Europea: una soluzione talmente concreta, ovvia ed ineccepibile, in quanto avallata dal Diritto Internazionale, da render inconcepibile e incomprensibile la sua mancata adozione da parte del Governo”.
Tra le altre richieste contenute nella mozione vi sono la predisposizione di un adeguato fondo europeo/statale per i rimpatri “visto l’azzeramento del fondo rimpatri deciso dall’attuale Governo”, il diniego dell’ impiego di strutture di proprietà di enti comunali, provinciali e regionali per l’accoglienza e l’ attivazione di lavori socialmente utili gratuiti per i profughi, in convenzione con i Comuni. “Auspico – conclude Razzi – che la maggioranza approvi la mozione così che Lonato possa costituire per gli altri Comuni lombardi l’esempio virtuoso da imitare, per far giungere forte alle istituzioni la voce dei territori, stimolandole ad agire rapidamente nell’interesse di tutti, cittadini e profughi, e a salvaguardia dell’ immagine del Paese a livello internazionale”.