Gas tossici e veleni per pulire la cucina di Verziano, detenuti e poliziotti in allarme
Veleni da respirare nelle cucine del carcere di Verziano. A denunciare la situazione è la Cgil di Brescia che in una nota racconta di “poliziotti penitenziari addetti alla sorveglianza della cucina detenuti e di detenuti che prestano la loro attività come cucinieri costretti a respirare i gas tossici, acidi e nocivi esalati dai prodotti impiegati nella pulizia dei locali”.
Il motivo? A quanto pare “gli aspiratori presenti nei locali della cucina detenuti non funzionano da mesi costringendo i lavoratori a respirare gas nocivi per la salute umana”.
Nonostante le varie segnalazioni poste in essere dal personale preposto alla sorveglianza in quei locali, la Cgil denuncia la mancanza di iniziative da parte della Direzione del carcere sembrerebbe, per mancanza di fondi”.L’asl, in risposta alla nota della Cgil, ha chiesto l’impegno dell’amministrazione a provvedere con urgenza. La Fp Cgil si è rivolta, con una nota formale, direttamente al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, presidente Santi Consolo, non solo per denunciare “la gravissima situazione creatasi all’interno dell’Istituto Penitenziario di Verziano” ma anche per rilevare “una condotta omissiva da parte degli uffici periferici dell’Amministrazione Penitenziaria regionali e bresciani preannunciando che nel caso accadesse qualche grave fatto di malessere nei confronti di qualche lavoratore a causa dell’inalazione dei gas tossici la Fp CGIL non esiterà di denunciare la questione alla Procura della Repubblica nei confronti di tutti quei “ attori “ che nella questione hanno dirette responsabilità”.