"Ora cosa faranno sindaco e prefetto, chiuderanno anche via Milano e piazza Vittoria?". Questa la provocazione che lancia l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, Simona Bordonali, commentando la decisione di chiudere la stazione ferroviaria di Brescia nelle ore notturne per motivi di sicurezza. La scelta è stata fatta dalla Prefettura di Brescia al termine di un comitato per l’ordine e sicurezza pubblica al quale ha preso parte anche il sindaco della città Emilio Del Bono.
"È davvero una delusione vedere come Comune e Prefettura, le istituzioni che dovrebbero difendere la sicurezza dei cittadini, abbiano tollerato e anzi subito una situazione di totale degrado come quella della stazione ferroviaria, chiudendo addirittura già dal tardo pomeriggio alcuni punti d’accesso. Se lo Stato e il sindaco si arrendono al degrado e alla criminalità, significa che davvero siamo a un punto di non ritorno" ha aggiunto Bordonali.
"Questo purtroppo è il risultato del lavoro di una amministrazione comunale che sta investendo molto per l’accoglienza di immigrati clandestini, circa 100.000 euro all’anno con i progetti Sprar, ma che sta mettendo in secondo piano gli interventi per la sicurezza urbana. Brescia sta registrando episodi di violenza e degrado che non hanno precedenti: maxi risse in centro storico, tentati stupri, spaccate, aggressioni, incendi di automobili, giusto per citarne alcuni. È ora di affrontare la situazione in maniera decisa. Bisogna riaprire il presidio di polizia locale inaugurato dalla giunta Paroli e chiuso in poche settimane dal sindaco Del Bono. È necessario utilizzare una risorsa fondamentale come la polizia locale per il presidio del territorio e non solo per comminare multe. Sindaco e prefetto dovrebbero infine chiedere a gran voce al governo di investire denaro, come ha già fatto la Regione Lombardia con un bando da 3 milioni di euro, in impianti di videosorveglianza e in strumentazioni per polizie locali e Forze dell’ordine ".
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