La maggioranza dei deputati e senatori bresciani che si sono espressi sull’argomento sono contrari. Il tema è quello della legalizzazione della cannabis in Italia, che ha già ricevuto il voto favorevole di 218 parlamentari, provenienti un po’ da tutti gli schieramenti e convinti che la legalizzazione porterebbe, oltre a maggiori introiti per lo Stato, anche una diminuzione della malavita organizzata che oggi gestisce il traffico e la vendita di droga leggera.
Tra i bresciani, sette si sono detti favorevoli – i cinque del Movimento Cinque Stelle insieme ai piddini Cominelli e Lacquaniti – mentre otto sono contrari, vale a dire il centrista Mario Sberna, i tre forzisti e i tre leghisti. Contrario Gregorio Gitti del Pd, mentre Bazoli, Galperti e Berlinghieri sono ancora indecisi. Nessuna risposta, invece da parte dei senatori del Pd Corsini e Mucchetti.
Analizzando la proposta di legge si capisce che se la cannabis venisse legalizzata lo sarebbe solo per i maggiorenni che potrebbero detenerne 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa per uso ricreativo. Si potrà anche coltivarla a casa, fino a 5 piantine, ma il raccolto non potrà essere venduto. Inoltre ci si potrà organizzare in gruppi da massimo 50 persone per creare i Cannabis social club dove, senza fini di lucro, si potrà coltivare marijuana. Chi vorrà creare un business da cannabis lo potrà fare, ma secondo alcune regole precise: ci saranno negozi per la vendita al dettaglio che però dovranno essere autorizzati e forniti di licenza dei Monopoli. Assolutamente vietati invece importazione ed esportazione.