A distanza di un anno e tre mesi dal crollo, tutta l’area dove era situata la croce di Job, sul dosso dell’Androla a Cevo, è stata dissequestrata. Il provvedimento, a firma del pm Caty Bressanelli, rende nuovamente visitabile il sito dopo che a ottobre venne reso accessibile la cripta.
Nel frattempo la chiusura dell’indagine per stabilire eventuali responsabilità personali per il crollo della croce, che avvenne il 24 aprile 2014, e che costò la vita al giovane Marco Gusmini di Lovere, si avvicina; 13 gli indagati per omicio colposo (leggi la notizia), tra cui l’attuale sindaco Citroni e il suo predecessore Bazzana. Citroni, tra l’altro, ha già annunciato (leggi la notizia) di voler promuovere una ricostruzione della croce, questa volta in materiali più leggeri e resistenti all’usura del tempo e degli agenti atmosferici.
(red.)
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