Morte come conseguenza dello stupefacente assunto a una festa. E’ questa l’accusa che porterà davanti al giudice un ragazzo ritenuto responsabile della morte di Emanuele Ghidini, in quanto colui che gli vendette la droga che lo portò a gettarsi nelle fredde acque del fiume, dalle quali venne ripescato solo il giorno dopo.
A febbraio lo spacciatore locale, B.C. le sue iniziali, venne rinviato a giudizio, ora la conferma che il prossimo 17 novembre finirà davanti a un giudice presso il Tribunale di Brescia. La vicenda è stata ricostruita grazie ai tanti racconti dei coetanei di Emanuele che erano alla festa: dopo avere bevuto ed avere fumato, il ragazzo chiese di essere accompagnato a casa dicendo che non stava bene. Una volta fuori si lanciò nel fiume, in preda agli effetti di una droga sintetica che gli causarono allucinazioni. Sarà il giudice a dover stabilire se tra la cessione della droga e la morte di Emanuele ci fu un nesso di causa-effetto.
(red.)
"Abbiamo elaborato una serie di progetti che riguardano la possibilità di riutilizzare i quei 74…
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Ci troviamo di fronte a un altro pericolo che…
FOSSANO (ITALPRESS) – Una volata incredibile, decisa soltanto al fotofinish. A trionfare nella terza tappa…
PALERMO (ITALPRESS) – Incidente sul lavoro a Casteldaccia, nel Palermitano. Cinque operai sono rimasti uccisi…
Sabato 11 Maggio 2024, in contemporanea in varie piazze italiane, si terrà la 18ma edizione…
Il sindaco di Brescia Laura Castelletti, nei giorni scorsi, ha individuato le tre persone che…