Tempi di crisi? Rubinetti chiusi. E nel caso di Brescia in senso letterale. Dopo i conti salati del 2013 (900mila da pagare ad A2A) il Comune ha chiuso le fontane cittadine ma poi, la scorsa primavera, il sindaco Emilio Del Bono ne ha riaperte 350 circa. Ma sono cambiati i parametri: ora il Comune spende 400 mila euro l’anno, visto che la bolletta è diventata a consumo, grazie ai contatori autonomi.
Cambiano anche i tempi: non più un all inclusive da maggio a novembre, ma in base anche al tempo. Se piove tanto le fontane si chiudono. Tra quelle in funzione ci sono le 12 monumentali del centro storico (tra Piazza Arnaldo, Loggia e Corso Zanardelli) e le 25 elettrificate. Altre invece avrebbero bisogno di lavori importanti e quindi restano chiuse, come quelle di piazza Mercato, della Crociera di San Luca, piazza Moretto e Santa Maria in Calchera.
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