Duecento armi sequestrate dal valore di tre milioni di euro, tra mitragliatori e fucili, ma anche sciabole e pugnai. I Carabinieri di Legnano, insieme a quelli di Bergamo, Chiari e San Giovanni in Persiceto (Bo), hanno messo in manette otto persone per detenzione illegale d’armi da guerra e di munizioni. Le indagini, a opera dalle Procure di Busto Arsizio, Bergamo e Brescia, sono iniziate con l’arresto di due fratelli di Castano Primo (VA), che nascondevano due «AK-47», una mitraglietta «Skorpion» ed un mitragliatore «MAB». Da Lì, come riporta il Corsera, si è risaliti a un gruppo di collezionisti che detenevano illegalmente armi da taglio e da fuoco. Otto persone insospsettabili, tra cui operai, ex dipendenti pubblici, ma anche un ultraottantenne ex muratore della provincia di Brescia che aveva creato un laboratorio in casa per lavorare le armi.
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