Speed-check, pista ciclabile, potenziamento della segnaletica, messa in risalto delle strisce pedonali, insomma: qualsiasi cosa purché si intervenga per limitare la velocità degli automobilisti in via Lamarmora. Il grido d’aiuto è quello di un gruppo di cittadini riuniti in un Comitato che nei giorni scorsi ha attivato una raccolta-firme con l’obiettivo di trasmetterla alla Loggia.
I residenti, coordinati da Pasquale Ferrari, Fabrizio Tedoldi e Maria Scaiola, hanno fino ad ora raccolto 130 firme. L’obiettivo è quello di sollecitare l’amministrazione a fare qualcosa, innanzitutto rispondere, come prevede lo statuto, entro due mesi alla petizione inviata dal comitato. La rabbia dei residenti, esasperati e preoccupati dai numerosi incidenti e dal traffico che avvicina la strada a una tangenziale, non è però nuova; le parole di Fabrizio Tedoldi sono riportate sul quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane: "Già a settembre avevamo presentato una petizione, per creare un´isola ambientale dove le auto avrebbero dovuto procedere rispettando i trenta chilometri orari. Da allora non si è mosso nulla e non vogliamo che questa legittima richiesta cada nel vuoto. Sserve più sicurezza stradale, non si può rischiare la vita ogni giorno".
(red.)