Con una nota la Prefettura di Brescia fa sapere che, a seguito del recente parere del Consiglio di Stato e delle nuove linee emanate dal Ministero dell’Interno, alcuni criteri per il rilascio dei permessi di soggiorno verranno riconsiderati. In particolare quelli riguardanti il tempo di permanenza sul territorio del lavoratore straniero e i documenti che lo provano. Prima, requisito fondamentale era che lo straniero fosse, e dimostrasse di essere, sul territorio nazionale in modo continuativo almeno dal 31 dicembre 2011: oggi la Prefettura comprende anche i periodi precedenti, ma soprattutto tiene conto anche che non potrà essere dimostrata la presenza dello straniero giorno per giorno, visto che il lavoratore può essere entrato e uscito dall’Italia per brevi periodi, permessi o ferie. Lo stesso per chi ha avuto periodi di lavoro sommerso: se risce comunque a documentare, perché il datore si è ravveduto o tramite enti pubblici, che ha lavorato il permesso verrà preso in considerazione.
Sono ovviamente ancora ostativi al permesso provvedimenti di espulsione per ordine pubblico e sicurezza e prevenzione al terrorismo. La Prefettura quindi riesaminerà le istanze che dovessero pervenire rispetto alla pratiche rigettate per mancata dimostrazione della presenza al 31 dicembre 2011, visti che si sono modificati i criteri. Il riesame non avverrà d’ufficio, ma per esplicita richiesta.
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