Parco delle Cave, Codisa scrive a Del Bono: la Loggia compri l’area della discarica d’amianto
(e.b) Dal 2009 ad oggi hanno continuato a portare avanti la duplice battaglia contro la realizzazione della discarica d’amianto di via Brocchi e a favore, invece, della trasformazione dell’area (su cui insiste la discarica) nel Parco delle Cave. Si tratta degli ambientalisti del Codisa che oggi, con una lettera aperta indirizzata al sindaco Del Bono, tornano a proporre una soluzione alternativa allo stoccaggio dell’amianto in via Brocchi dove la Profacta spa ha recentemente riottenuto l’autorizzazione a procedere dalla Regione Lombardia.
“Si è detto e fatto tanto – ammettono nella lettera – ma nonostante tutto la discarica d’amianto di via Brocchi incombe ancora su di noi, incombe sulle nostre aspirazioni, salute ed i nostri progetti di parco – e continuano -. Riteniamo che il Comune di Brescia debba mettere in campo risorse economiche per sventare questo tipo di sciagure”.
In sostanza il Codisa chiede alla Loggia “che le aree oggi destinate al conferimento dellamianto in carico alla Profacta spa vengano definitivamente acquisite dall’Amministrazione per essere inserite nel perimetro del Parco delle Cave – e ancora – che il Comune attraverso le sue società partecipate (ad es. A2A) con una diretta trattativa con l’operatore si prenda in carico il materiale già depositato attuando un diverso tipo di stoccaggio, temporaneo e delocalizzato, al fine di mettere a punto e realizzare attività di recupero e trasformazione dell’amianto stesso”. Il modo suggerito dal Codisa sarebbe quello già sperimentato da A2A per risolvere il problema “delle ceneri o del cromo esavalente nell’acqua”.