(a.t.) Il Bigio, la statua di Arturo Dazzi che nel 1945 fu rimossa da piazza Vittoria perché “simbolo fascista”, continua a far discutere Brescia. E ad animare il dibattito sono soprattutto i sostenitori (dichiaratamente antifascisti) del ritorno del Colosso di Dazzi nella sua collocazione originaria, riuniti attorno al sito www.ilbigio.it.
Con un post pubblicato sul sito, infatti, si riporta alla luce della cronaca una vicenda davvero curiosa: nel 2008 è stato pubblicato dalla Compagnia della stampa un libro ("Brescia e il colosso di Arturo Dazzi" di Franco Robecchi) – "con il contributo del Comune di Brescia" – in cui gli ex assessori Mario Labolani e Arcai, in due diverse introduzioni, raccontano il ritorno del Bigio in piazza come un fatto già avvenuto.
"Ritorna alla sua collocazione originale, dopo decenni di oblio, di polemiche storico-politiche, di ostacoli burocratici", recita l’incipi dell’intervento di Labolani. "Settantasei anni dopo l’innalzamento di Piazza della Vittoria, e 63 anni dopo il brutale abbattimento, la statua di Arturo Dazzi ritorna nel luogo per il quale fu scolpita", scrive Arcai. Peccato che nel 2015 il Bigio sia ancora in un magazzino comunale, ben lontano dalla via del ritorno.
Si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede di Confartigianato Brescia di via Orzinuovi 28 l’elezione…
Sono pesanti le presunte irregolarità contestate dalle forze dell'ordine a un'azienda tessile di Prevalle alla…
«Ogni infortunio, fino alle ultime intollerabili disgrazie avvenute nelle ultime settimane sul nostro territorio, interrogano…
Domenica 12 maggio torna il “Pic Nic d'epoca - Le déjeuner sur l'herbe”, evento organizzato…
Caos e code nelle farmacie bresciane dopo che la Regione ha fissato nel 30 marzo…
La maggioranza di Salò finisce a pezzi e si apre dunque la possibilità che, dopo…