Sono oltre 2mila le firme raccolte dai Fratelli d’Italia bresciani per dire basta all’accoglienza dei profughi nella nostra provincia. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato l’assessore regionale Viviana Beccalossi, Mario Labolani, il portavoce del partito Gianpietro Maffoni, il suo vice Gian Giancomo Calovini , la vice coordinatrice Laura Castagna e i due presidenti dei circoli di Rezzato e Montichiari, rispettivamente Sergio Voglini e Sergio Ruglia.
E’ proprio in questi due comuni che qualche settimana fa si è avviata la raccolta firme a sostegno della “Petizione popolare per dire no all’accoglimento dei profughi sul territorio bresciano” che Maffoni annuncia “non si fermerà qui e proseguirà in tutta la provincia tramite i nostri gazebi”.
Quello che chiedono i Fratelli d’Italia però non è solo che i comuni “disobbediscano allo Stato che sta imponendo dall’alto l’accoglienza dei profughi nel bresciano”, ma anche “il blocco navale per gli sbarchi” agendo a monte del problema. E’ lo stesso portavoce Maffoni a spiegare la soluzione dei Fratelli d’Italia al problema profughi: “Bisogna agire sui porti libici e fare un’attenta selezione di chi porta con sé ragioni umanitarie e chi, invece, sfrutta la situazione per entrare nel nostro paese”.
L’emergenza profughi per Maffoni può trasformarsi anche in “emergenza sanitaria visto che i controlli all’arrivo non sono puntuali e si rischia di introdurre nel nostro paese malattie già debellate”. E ancora: “come fa lo Stato a pensare che i nostri Comuni possano spendere denaro per dare accoglienza ai profughi quando nella maggior parte dei casi fanno fatica a garantire i servizi essenziali per i loro cittadini?”.
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